La classe 2I del plesso Martinetti ha partecipato alla conferenza di Storia in Piazza intitolata “La società civile reagisce”, dedicata alle piazze contro la mafia. A 33 anni dalle stragi in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini e donne delle scorte, qual è stato il contributo della società civile nel combattere il fenomeno mafioso e cosa può ancora fare oggi? Gli studenti hanno potuto ascoltare il racconto di quegli anni dalla viva voce di Anna Canepa, allora Magistrato nelle zone calde della Sicilia e ora sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Anna Canepa ha raccontato ai ragazzi delle scuole genovesi la sua esperienza di giovane magistrata, inviata prima a Niscemi e poi a Gela negli anni della guerra di mafia. Era a Palermo quando furono uccisi prima il Giudice Falcone e poi il suo collega Borsellino. Lei stessa ha dovuto, in seguito, essere trasferita d’urgenza in quanto probabile bersaglio di un nuovo attentato. Il Magistrato ha sottolineato l’importanza dell’impegno personale e della responsabilità, in tutti i campi del sociale. “E’ dalle cose piccole che possono nascere le cose grandi” ha detto ai ragazzi, facendo riferimento alla reazione dei Palermitani che cominciò esponendo lenzuoli fuori dalla finestra contro la mafia e che poi ha raccolto migliaia di persone nelle piazze e nei quartieri. Dopo di lei hanno parlato il referente dell’associazione Libera contro le mafie, Antonio Molari e il fotografo palermitano Tony Gentile, giornalista e fotoreporter. Sua la fotografia che tutti conoscono e che è diventata un’icona della storia italiana contemporanea: l’immagine di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che parlano in confidenza. Tony Gentile, palermitano, ha raccontato la sua passione per la fotografia e il fotogiornalismo, nato proprio dal desiderio di reagire alla mafia documentando non solo gli attentati ma anche i momenti salienti
della protesta. “Nelle foto sorridenti di Falcone e Borsellino, ha detto, c’è la speranza del cambiamento”.
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